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Negros Occidentale (Filippine)

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Punta Ballo 

IMG 4459 iSiamo arrivati dopo un allucinante viaggio di 37 ore in totale, da casa nostra alla camera del Easy Diving Beach Report. La struttura è l'ultima in fondo alla spiaggia di Punta Ballo, immersa nella giungla sviluppato sulla ripida costa con scale dove l'alzata è maggiore della pedata. Qui il turismo è poco e la vita dei filippini molto semplice e rurale. Partiti dall'Italia con un volo low cost della Air China per 23 giorni di viaggio con soli 20 kg di bagaglio abbiamo rinunciato a tutto il superfluo e oltre... "il doccia schiuma lo compriamo lì!" ci siamo detti... peccato che in tutta Sipalay nessuno vende doccia schiuma! ...e nessuno cambia gli euro!

I resort della zona sono quasi tutti di proprietà e/o gestiti da tedeschi e svizzeri. Di conseguenza anche i turisti sono quasi tutti teutonici. Si sente parlare solo tedesco oltre all'istituzionale inglese.
Lo stesso vale per l'Artistic Diving, l'altro Resort con diving center, dove abbiamo mangiato qualche volta. Anche qui il personale è molto cordiale e disponibile. L'Artistic, sviluppato in piano, è molto carino e curato ed ha anche una piscina e un beach bar.
Qui tutte le strutture tendono a dare un servizio completo a 360 gradi al fine di "tenersi stretto" il cliente evitandogli comunque la poco pratica necessità di muoversi.
Ma a noi la cosa sta un po' stretta... così anche grazie all'aiuto di Nonoy (una delle guide del diving) ci procuriamo una moto per gironzolare un po' nei dintorni.
...detto fatto: 600 pesos filippini al giorno e la moto ci aspetta all'ingresso del resort.

Sipalay City 

IMG 4525 iA differenza dei posti che circondano la cittadina, Sipalay offre molto poco. Concordo con la guida della Lonley Planet che dice: "l'unico motivo per visitare Sipalay è se dovete prendere un bus".
Oltre a un mercato e un po' di negozietti non c'è proprio nulla. Anche abbigliamento e artigianato sono di bassissimo livello. Per mangiare ci siamo fermati in un tipico localino con i "pentolini" detti Sari Sari. Qui scegli direttamente la pietanza dalla pentola e ti siedi a mangiare. Abbiamo scelto quello che ci sembrava il migliore… ma è sicuramente risultato al primo posto della "top ten" dei peggiori locali in cui siamo stati in quanto a pulizia e standard igienici. Le pietanze, per la maggior parte zuppe, erano tutte fatte con parti molto povere di carne e pesce, quasi scarti. Per comprare le 4 cose di cui avevamo bisogno abbiamo fatto non poca fatica...

Sugar Beach

IMG 4533 iDecidiamo di dedicare un pomeriggio per visitare Sugar Beach, definita uno dei segreti del Negros Occidentale meglio custoditi, così chiediamo informazioni a Mark il direttore del resort. Ci viene prospettata come una cosa complicatissima e un "viaggio" lunghissimo... ma insistiamo un po' così ci spiega tutto e ci da anche utili "dritte".
Si deve arrivare al paese di Sipalay, poi proseguire in direzione Bacolod fino a Montilla, qui, arrivati all'edificio che sembra la Casa Bianca (sede del municipio), si deve girare a sinistra verso il mare. Si passa in mezzo alla campagna piena di verdissimi campi di riso dove buoi dormono nell'acqua. Si oltrepassano un paio di ponticelli che attraversano corsi d'acqua e canali ricchi di mangrovie.
Arrivati alla fine della strada, come suggerito, parcheggiamo a pagamento (20 pesos) il motorino nel cortile dell'unica casa in muratura. Qui il rischio è che ti rubino la benzina. Per raggiungere Sugar Beach ci si deve far traghettare. La guida dice di concordare la tariffa (mediamente 15/20 pesos). Accettiamo il servizio di traghettamento di tre ragazzini che ci spuntano il prezzo di 100 pesos per andata e ritorno. Sono troppo carini e simpatici e hanno la "padelboat" più piccola che abbia mai visto. Arrivati dall'altra parte del canale dopo qualche difficoltà raggiungiamo la mitica Sugar Beach.

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IMG 4549 iLa percorriamo tutta fino in fondo sul bagna asciuga. Sulla sinistra il mare e sulla destra una serie di resort di cui un paio hanno il diving (tutti rigorosamente PADI).
Arrivati alla fine della spiaggia troviamo il colorato e curioso "portale" del Music Rock Bar e decidiamo di fermarci qui per bere qualcosa. Per arrivare saliamo una scala labirintica che gira tutto in torno alla rupe su cui vi sono alcune stanze in affitto ancora in costruzione e un'abitazione privata (probabilmente del proprietario). Sulla cima arriviamo al bar arredato con gusto molto "yenkie". Il proprietario, tatuato come un motociclista, sta chiacchierando in tedesco con due attempati signori, entrambi accompagnati da giovani ragazze Filippine. L'atmosfera del locale e un po' strana... intima e ammiccante. Beviamo la nostra birra accompagnata da noccioline americane fresche fritte con l'aglio. Paghiamo, salutiamo e scendiamo alla spiaggetta privata molto bella che c'è alla base della rupe per scattare un paio di foto.
Ritorniamo indietro percorrendo il lato della spiaggia dove si affacciano tutti i resort. Ve ne sono molti; uno in affitto, un altro si chiama "Big Bam Boo"... ci chiediamo quali sevizi offra con un nome così? Ci fermiamo per visitare il più particolare; il Takatuka Resort. È molto colorato ci accorgiamo che tutti i dettagli sono ricercati con un piglio decisamente artistico / kitch. Le stanze sono a tema; rock, cave, Nautilus, etc. c'è pure il diving interno, non manca nulla e neanche farlo a posta, la proprietaria è tedesca!

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Sugar Beach è un posto molto bello e tranquillo certamente non facile da raggiungere, ma questo fa un po' parte del suo particolare fascino.

Gli ultimi giorni trascorsi all'Easy Diving hanno visto riempirsi il resort. L'aumento delle presenze ha causato soprattutto una riduzione della libertà nell'ordinare al ristorante. Colazione a buffet con prezzo fisso, pranzo e cena con scelta tra due piatti. Alla carta si può solo ordinare pasta e pizza. Il paradosso è che la minor libertà porta anche a prezzi più alti... Così andiamo spesso a mangiare all'Artistic.

 

Immersioni

Le immersioni sono per lo piú su sloop corallini, le pareti sono poche e non molto alte. Il pesce non è molto a causa della pesca, la situazione è migliore nelle aree protette "Santuari", ma sicuramente non è affatto da pelagico come letto su qualche guida. Le cose piú interessanti sono da macro; gamberetti, granchi, nudibranchi e il mitico cavalluccio marino pigmeo. I punti più interessanti sono a ridosso delle piccole isole. Per gli amanti del "genere" ci sono anche 2 -3 relitti.

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Gabriele Pegoretti

Foto:
Francesca Bertamini & Gabriele Pegoretti

 

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